Il rumore di ogni attimo…

standard 8 aprile 2013 60 responses
Vorrei conoscere il rumore del dolore. 
Ricordarlo e riconoscerlo, da lontano.
Vorrei conoscere il rumore del dolore, 
per spezzarne tutti i rami sul nascere.
Vorrei conoscere il rumore del dolore,
per colorare la vita di leggerezza e fiori di ciliegio.

In fondo siamo sempre ad aspettare un rumore, un suono, un cenno.
Che squilli il telefono.
Che una voce ti chiami.
Che ci siano delle risposte.
Che per quanto ti chiudi le orecchie, tiri su il collo della maglia, ti chiudi dentro il cappuccio, il rumore che attendi, ad un certo punto, arrivi. 
Come un bacio per Biancaneve ti svegli.
Perché siamo fermi, nel torpore di quell’attesa, congelati, saturi di tentativi.
Ma siamo umani, non abbiamo super poteri, non siamo immortali, non siamo immuni, non siamo che fallibili e continuamente scettici.
E in quel battito nuovo, che aspettiamo, talvolta si cela il dolore.
Che non vorresti mai conoscere, che non vorresti mai sapere come consolare perché vorrebbe dire che non lo hai mai udito e provato.
E’ nel dare la forma a questo dolore che, chiuso il cerchio che lo rende spietato, dovremo essere capaci di riconoscere la grandiosità di questa sfuggevolezza, che tanto ci toglie, molto ci arricchisce, che ci secca la gola in mezzo secondo e ci disseta di quelle parole mancate, che distribuisce senza uguaglianza la sua presenza e per contro equamente dimostra di essere controvertibile, con un solo sorriso.
Non so attribuire né quantificare quanto generiamo noi stessi, di questo dolore, diventando i primi artefici dei nostri insuccessi; certo quando siamo incolpevoli, vittime, subendone l’avvento, possiamo lasciar scorrere le nostre lacrime, ogni volta che vogliamo, senza dimenticare mai di vivere questo oggi, sempre, fino all’ultimo suono.
Perché fino a quando le mie orecchie saranno capaci di udire il suono della musica, le mie mani di tremare per l’emozione, per la paura, per il terrore di non saper vincere delle crisi che nascono quando nasce l’ignoto, fino a quel momento, in cui sarò abile di ascoltare fino all’ultima nota della mia vita sempre voglio rammentare quanto valore ha un solo accordo di questo attimo.
Un valore alto, giusto, irripetibile e inconquistabile.
Katsushika Hokusai