LA NOTTE

standard 9 novembre 2020 Leave a response

La notte, quella in cui senti il rumore dei pensieri.

[Pitigliano – agosto 2020]

Non c’è musica, non c’è Alexa che ti risponde ai dubbi, che mette la musica leggendoti la mente (e sbagliando sempre), non c’è la colonna sonora dei bambini che litigano/parlano/cantano/si lamentano/ridono in sottofondo.

La notte, quella bastarda che ti tiene sveglia e il perché non lo sai nemmeno tu, o forse si, ma è troppo banale per poterne parlare. Questo nuovo “limite” che ci ha cambiato la vita da marzo ad oggi, che ancora lo farà, che ci fa sognare in grande per il “dopo”, cercando in quello che sarà un conforto che riscaldi la casalinga quotidianità.

La notte, quella che mi tiene ancorata alle mie ansie, che mi fa retrocedere ma comunque toccare i confini della mia labilità, perché no, non sono invincibile. Nemmeno io che combatto tutti i pessimismi a colpi di futuri rosei e utopici. Ma sono corde sensibili quelle delle ansie. Sono corde amiche-nemiche, che mi fanno sobbalzare e allo stesso tempo mi coccolano, perché molto conosciute.

Mai ho valicato veramente la notte. Mai ho preso decisioni sconvolgenti nella mia vita. O forse l’ho fatto in modo delicato, senza disturbare nessuno, senza scavalcare la lunghezza della mia gamba. Mai mi sono posta obbiettivi troppo lontani per essere raggiunti o ho fatto promesse (a me stessa) che non potessi mantenere. Non ho mai lasciato il lavoro, non ho mai lasciato fidanzati importanti, non ho mai lasciato Firenze, la mia seconda vita che ho scelto, ormai da 19 anni, gli stessi che ho passato in famiglia.

Ma cosa vuol dire davvero fare scelte così definitive? Anche non farle è una scelta. In una realtà così definita io scelgo di non oltrepassare l’ostacolo. Perché per me l’ostacolo, semplicemente, non esiste. Ho scelto una vita semplice, dove non fosse necessaria la difficoltà intrinseca che tutti si affannano a volere.

La notte, quella amica. Grazie, perché mi fai ritrovare le parole. Perché spesso la battaglia che si sceglie di combattere non ci corrisponde, le vie traverse impervie non sono le uniche e i condimenti a questa insalata insipida sono oltremodo saporiti.

E tornare a scrivere (qui) dopo 10 mesi ha un sapore che regala sfumature scintillanti alla mia mattina.

Buongiorno.