causa di forza minore

standard 10 novembre 2010 3 responses
non so se è un retaggio familiare, una roba genetica, un’abitudine pessima o solo il mio carattere.
è solo questione di sicurezze?
è che mi faccio trattare male?
non lo so.
mi sento come se mi mancasse tutto, in questo momento.
la terra sotto ai piedi, il coraggio, la voglia, la passione, l’aria frizzantina che fa venire i brividi.
mi mancano le lacrime da piangere e dei limiti da superare, le facce, i sapori, gli odori conosciuti, i sorrisi e gli abbracci di chi mi riempie il cuore.
questa avidità di vita, che mi corre dietro come un mastino in affanno e in ricerca di cibo, questo silenzio inquietante che si annida negli incavi più riparati della mia anima.
mi espongo, come un banco del mercato, alle intemperie di ogni giorno, come se non valessi, come se non avessi nemmeno il valore di uno straccio usato e sdrucito.

aspetto consigli, come fossero offerte libere alla mia anima. c’è uno spazio per i commenti qui sotto, anche anonimi se volete.

ve ne sarò grata.

that’s all folks

standard 22 aprile 2010 4 responses

stasera vi racconto una storia.
una storia cominciata sei anni fa.
che poi quasi due anni fa è cambiata.
una storia di due amici. che diventano amanti. che diventano complici.
una storia che non ha mai visto la notte, vissuta di giorno, vissuta con le porte chiuse, la bocca chiusa, il cuore chiuso.
una storia senza storia e senza futuro, di quelle che non hanno spazio e definizioni, senza obblighi e con mille parole non dette.
una storia di tormento e di logoramenti.
ma una storia piena d’amore. amore per se stessi, amore egoista, amore non costruito su “ti amo” ma sull’affetto, la stima e l’intimità.
una storia nostra, solo nostra, unica, inspiegabile.
un’amicizia con il valore aggiunto.
stasera vi racconto questa storia.
ve la racconto perchè è finita e vorrei anche io rendermene realmente conto.
pare totalmente surreale.
le mie lacrime non hanno più sapore, sono insipide e leggere. ogni cosa perde i limiti e la forma, tutto scompare.
una storia come questa non dovrebbe avere niente di scontato. invece tutto lo diventa.
le telefonate, i messaggi, uno sguardo. tutto pare ovvio, tutto pensi che ci sarà sempre.
una storia governata dalla paura, decisa dalla paura di finire chissà dove, uccisa dalla volontà di non rischiare. non rischiare a vivere, a provare emozioni, troppo troppo difficile rischiare.
una storia dove tutti e due abbiamo dato tanto, abbiamo vissuto e visto tanto, che mi ha fatto piangere, disperare. una storia per la quale abbiamo messo in gioco molto, senza rendercene conto. e ora non ce l’abbiamo più.
i rancori e la rabbia, gli occhi accecati dal sole dell’orgoglio, iniettati di sangue, di collera e di strascichi sempre troppo lunghi, pestati troppe volte.
una storia di carezze e di assenze, di presenze e di nessuna sorpresa.
indispensabile come l’aria, sapere di avere qualcosa di speciale da tenere solo per se.
qualcosa di indistruttibile.
ma che ti si sgretola tra le mani ancora prima di accorgertene. forse è per questo che amiamo la vita, per l’irripetibilità delle cose che accadono, per la loro sfuggevolezza e per quello che lasciano dopo, per la sensazione che rimane, tra i polpastrelli delle dita. un nastro che scorre, che assume le sue sfumature ma che comunque scorre. la nostra arrendevolezza lo fa scorrere più velocemente, la tenacia lo rallenta, ma lui comunque scorre.
questa irripetibilità è ciò che mi da la forza, ora, di sorridere. il pensiero che mai nessuno potrà rubarci ciò che abbiamo vissuto insieme, qualsiasi cosa sia.
una storia lunga molto tempo. che inizia con un bacio. che finisce con un abbraccio. stasera è finita così. domani non voglio sapere quello che sarà senza di lui. o con lui ma diversamente. non riesco a pensarci. allora guardo ad ora, che sono le 1.11 di notte, del 23 aprile 2010.
chiudo gli occhi. il mio cuore batte forte. le lacrime scendono senza sosta. la mia pelle è rossa e irritata. le mie mani corrono sulla tastiera per raccontare una storia che tutti conoscono. il domani senza di lui mi pare impossibile. a volte non si descrive tutto con una parola, perchè io non sono mai stata innamorata di lui. è che vivo tutto al massimo, mettendoci tutta me stessa, con l’entusiasmo di una bambina. ma l’amore è altro.
queste mie parole sono frutto di un sentimento che non si traduce in nessun modo. sono parole per ricordare di tutte le volte che abbiamo fatto l’amore,
di tutte le volte che ci siamo baciati. di tutte le volte che abbiamo litigato o sorriso insieme.
stasera vi ho raccontato una storia.
io e lui insieme, amici e complici. mi manca tantissimo, mi mancherà tantissimo.