POLVERE.

standard 9 ottobre 2014 16 responses
Se le parole fossero polvere infinitesimale le potrei respirare, per poterle far riaffiorare dal cuore ogni volta che sono necessarie.

Se le tue parole fossero micro particelle invisibili le respirerei come fossero aria, per riempirmi i polmoni di lettere e momenti gentili.
Se oggi fosse un sogno vorrei abitare in un film. Dove camminando arrivi al lago, puoi sederti su uno strato di foglie e stendere la tua coperta di lana a quadretti e leggere. Ogni tanto ascoltare la musica, ogni tanto ascoltare la natura, i fruscii, lo scorrere del tempo racchiuso nel ramo di un albero.
Questi sono giorni strani. Alternano fantasie e sorrisi folli con ansie e magoni insensati. Ma se il mio corpo fosse una macchina tutto sarebbe più facile, no? Accendi, spegni, abbassi il volume dei pensieri. Ma il frullatore si accende quando vuole e schizzano via, me li trovo davanti la mattina, attaccati all’armadio, sono la prima cosa che vedo.
E scendo dal letto imbronciata.
Infastidita dall’irrazionale, incontrollabile istinto di cancellare.
Coprire. Annullare. 
Per fortuna non tutti i giorni sono così. Solo quelli dove l’autunno diventa il contenitore negativo e grigio del mio percorso, ma poi mi volto indietro e, quando mi giro di nuovo, il sentiero è molto più luminoso di prima.

Ieri era polvere.

Oggi è luce.
Domani è domani. E non vedo l’ora.


Tuner soddisfa la mia voglia di polvere, luce e tumulto. ?

Berenice

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Sono Berry. Donna, mamma, moglie. Scrivo, corro, lavoro, amo. Sorrido sempre e non mi basta mai.

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