minestrone

standard 15 aprile 2012 Leave a response

consapevole che nei prossimi giorni avrò i minuti contati anche per dormire, volevo scrivere qualcosa stasera.
oggi camminavo, per i marciapiedi conosciuti di Firenze, sperimentando nuovi percorsi, provando a vedere nuove prospettive di vita.
pensavo.
pensavo che non bisogna mai uscire sotto il sole con chi non si conosce bene, non è sano.
il sole porta a galla tutti i difetti, non lascia scampo. e i difetti non sono fatti per essere osservati da chi non ti conosce. all’inizio di una relazione, qualsiasi sia lo scopo -amore-sesso-amicizia-coccoline- il modo in cui ci si approccia all’inizio è fondamentale. io in questo non sono mai stata brava. ho sempre troppa fretta, troppa ansia, troppa smania, non sono in grado di gestire con equilibrio gli “inizi”.
è per questo che a me piace molto camminare sotto il sole.
perchè sono fatta di difetti, sono un piccolo collage sbiadito dalla luce di imperfezioni che deambulano.
non ho paura di apparire per quella che sono, non mi interessa.
forse prima qualche scrupolo me lo facevo, ora non più. tanto a cosa serve? ditemelo voi… a che serve?
io sono come sono.
pronta a “cambiare”, pronta a vivere, pronta a sorridere, a migliorare. 
ma non posso fare finta di essere diversa da come sono, o perlomeno adesso ci riesco meno del solito.
ovvero per niente.
ogni strato fine della mia pelle è stato completamente consumato.
dalle circostanze, dai momenti, dalle lacrime, dai sorrisi, da tutto quello che mi sono ostinata a fare senza pensare a me stessa.
non che l’egoismo paghi dal punto di vista della felicità, anzi, non cambia molto.
ma perlomeno non passo il tempo a torturarmi su ciò che gli altri possono pensare/volere.

oggi camminavo, tra le facce sconosciute di Firenze.
il sorriso labile, il contatto con il terreno più che stabile.
non c’è più niente da sognare, non c’è molto da sperare, i fatti contano, le parole le porta via il vento.
a volte il vento è così forte però che porta via anche i fatti. oppure i fatti sono così leggeri e superficiali che li porta via anche il vento più delicato.
ma le cose che posso dire in questo momento si riducono di nuovo a questo.
non portate mai nessuno del quale non conosciate bene lo sguardo sotto il sole. 
porta alla luce tante piccole cose… cose di cui a volte non c’è nessun bisogno.

Suzuki Kiitsu – Flowering Plum and Camelia

 

Berenice

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Sono Berry. Donna, mamma, moglie. Scrivo, corro, lavoro, amo. Sorrido sempre e non mi basta mai.

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