mercoledì (da Pollicino)

standard 8 febbraio 2012 Leave a response
sono sul filo, come un equilibrista.
sono nel bosco, come Pollicino.
lascio i sassolini bianchi, che riflettano la luce della luna, del sole, in modo che tu mi possa sempre vedere, scorgere tra i rami più fitti, quando ti senti senza fiato, senza luce, senza possibilità. io sono lì.
lascio i sassolini non per farmi raggiungere ma per camminare insieme, perchè il tuo bivio riconduca di nuovo alla nostra strada. non alla mia, alla NOSTRA.
se solo mi metto a pensare a sabato… ma cosa ho combinato… ero annebbiata dal panico, guidata dalla paura di perderti. non aver accettato il tuo abbraccio, averti scacciato, aver creato questa distanza. il senso di colpa adesso mi sta guidando verso la ricerca di un mio miglioramento, verso un’ennesima prova, per farmi essere in grado di affrontarla.
adesso siamo qui, ognuno al proprio lato del ring.
non voglio combattere più a meno che non sia per stare con te, non voglio occhi neri, sudore e muscoli affaticati, voglio arrivare al centro del ring e vincere le mie paure, guardarti negli occhi, darti solo amore.
queste foglie trascinate dalla bufera, questi pensieri a volte pesanti come macigni e i dubbi su tutto e tutti devono essere vinti dalla FIDUCIA.
fiducia in te, che ho sempre avuto, in me stessa e nel nostro splendido amore, che mi ha illuminato la vita, ha reso tutto migliore e mi ha fatto guardare verso tutte le cose intorno con degli occhi diversi.
tu sei un dono bellissimo.
… sassolino… sassolino…
 

martedì (da gladiatori)

standard 7 febbraio 2012 3 responses
se dovessi descrivere quello che ho in questo momento dentro di me…. non so quante parole servirebbero. di una cosa sono certa. 
che lo amo.
che la voglia di stargli accanto è al di fuori di ogni controllo e immaginazione. 
che non pensavo di amarlo così fortemente e con ogni parte del mio corpo.
che vorrei poterlo guardare negli occhi e dirgli che va tutto bene. e dirlo anche a me stessa.
respiro respiro.
riempio i polmoni d’aria e cerco di rilassare tutto quello che è contratto.
vorrei smettere di pensare, anche solo per un secondo, per trovare un pò di pace.
“ma non è questo il giorno” come disse Aragorn alle sue truppe prima di affrontare l’esercito del male.
sarà forse questo il giorno dove potrò guardarti e parlarti di nuovo?
tu, mio illustre sconosciuto,
mio dolcissimo volto conosciuto,
consola la mia anima con un tuo solo sguardo
rendi felici i miei penosi momenti
un passo alla volta
accompagnati dalla nostra soave cantilena
ma insieme
un flebile sussurro è quello che sento?
è la speranza che vive imperterrita nel mio cuore
è la tua voce che non smetto di sentire
sono qui, paziente
non di meno impaziente
ad aspettarti.

non ti chiedo niente, se non di tornare.

lunedì

standard 6 febbraio 2012 Leave a response
Bè stamani…stamani mi sono svegliata e c’era il sole.
E il sole ragazzi ti guarda in faccia e non ti lascia scampo. Illumina tutte le cose, con quella sua superiorità, con quel suo calore, con quella sua costante presenza. Anche quando non c’è è lì, dietro le nuvole, che aspetta.
Ieri è stata una giornata difficile (per non dire altro) e forse oggi lo sarà ancora di più. Contare i minuti, le ore che mi separano da te è una sofferenza che devo allontanare. 
Questa distanza deve aiutare anche me. 
Questa progressione, crescita, evoluzione del nostro rapporto che tanto cercavo forse non l’ho nemmeno sfiorata.
Era solo egoismo …ma soprattutto PAURA. PANICO. Quella paura che mi ha fatto perdere completamente il controllo durante questa settimana, agire come una superficiale bambina che pensa solo che facendo pazzie si possano risolvere le cose.
Te mi stavi suggerendo come fare e io sono stata incapace di starti accanto. Bene, che questo mi serva di lezione, ora ho capito dove posso migliorare e dove posso agire per il mio bene e per il nostro amore.
Perchè alla base di tutta questa sofferenza c’è l’amore.
Il panico è stata una strada sbagliata, sono stati dei passi convulsi e bui, il panico è quello che ti fa sembrare tutto invalicabile, anche una semplice serata “in solitudine”. Il panico di quello che sarebbe (ed è adesso) senza di te, senza NOI, senza tenerti per mano e carezzarti il viso.
Maledetto panico, maledetta paura d’amare.
Ieri sera ho fatto una cavolata che ti avrebbe fatto ridere… ho attivato il lavavetro senza pensare che era troppo freddo! L’acqua mi si è congelata sul vetro… e allora si che non ho visto più niente! Che cretina eh?
Non so cosa stai pensando… e il terrore dell’incognita è lì, ogni volta che apro l’armadio e vedo le tue magliette, ogni volta che vedo il miele, lo spazzolino e che chiudo gli occhi e sei lì. Ogni volta che parlo e sei in ogni mio sussurro, in ogni sillaba, in ogni istante della mia vita.
INSIEME.

ESC

standard 5 febbraio 2012 Leave a response



Premere ESC per tornare alla pagina iniziale.
Premo ESC ma non funziona.
Mi chiudo come una conchiglia che trattiene la sua perla, trattengo solo le lacrime.
Se mai è esistita una perla dentro di me, non l’ho mai voluta trattenere. Voglio condividere, vivere, voglio essere felice e fare questo percorso di felicità e fiducia con lui, come è stato in questo anno.
Voglio andare in giro spensierata mano nella mano con lui e nessun altro, sentire il suo cuore battere al di là di ogni paura, di ogni confine.
Faccio carezze sul tuo viso, mi sveglio la mattina e sei qui con me.
Quanto ancora dovrò raccontarmi queste bugie prima di capire la realtà?

canzoni e ricordi

standard 4 febbraio 2012 Leave a response

richiamami e dimmi che è tutto finto.
richiamami e dimmi che non è vero niente, che vuoi stare con me, che questo è solo un brutto momento ma che nonostante tutto mi ami.
ti prego.
non posso pensare che questa sia la realtà. la tua realtà, la nostra storia finita, tra le mie mani.

mi lavo via gli ultimi ricordi d’amore con te, sperando sia più facile.
sperando sia solo un momento di distrazione e follia.
mi lavo via i tuoi baci
le tue mani
i tuoi capelli
le tue carezze
la tua bocca
il sapore dolce dei tuoi sguardi
il colore acceso del nostro amore
il tuo profilo
quello che ora non ho più

torna da me
torna da me
fidati del mio amore, delle mie parole
non posso fregarti in nessun modo, non voglio perderti,
non posso immaginarti lontano da me

4° giorno

standard 2 febbraio 2012 Leave a response

fermarsi
riflettere
contare sempre fino a 10
esigere
è difficile
è difficile stare lontano da ciò che ami
lontano con la mente
con il cuore
sentire sofferenze alle quali non puoi dare pace
sperare
sperare per la vita
per l’amore
sempre sempre sempre