dal giallo al bianco.

standard 15 dicembre 2010 Leave a response

speravo che correre/correre/correre fosse utile per seminare i pensieri, fargli perdere la strada.

invece mi sono accorta che non solo mi raggiungono, ma mi sorpassano e mi investono con tutta la loro forza.
appena mi fermo, mi prendono in contropiede e mi annientano tutto il resto. mi mangiano la poca energia che mi rimane, mi soffiano via tutti i petali, tutte le papille gustative rimaste per poter sentire, in fondo alla bocca, il sapore delle cose. il sapore della vita, il gusto impalpabile ed impercettibile che da un senso ad ogni cosa.


la crema nelle mani si asciuga, penetra nelle rotture della pelle, si incastra nelle incisioni della fatica, dei momenti di silenzio di questi giorni, che sono pochi.
il frastuono che mi accompagna, la confusione e il continuo ronzio nelle mie orecchie mi ricorda che non posso scappare. ho voglia di guardare di nuovo degli occhi perduti.
sono lontani.
lontani dal mio corpo, ma non dal mio cuore.
certe cose non si dimenticano, lo so. si conserveranno per sempre.
ogni giorno che passa mi dimentico però di capire cosa sia giusto fare, mi scordo il limite e la dimensione dei miei sensi, vivo ad intuito.
vivo perchè so come si fa, conosco i meandri di me stessa, conosco le scanalature dei muri, le fessure delle pareti…le seguo, con le mani. cerco di non cadere, ma non è cadere l’importante. è che tutto questo non è sufficiente, non è abbastanza, non è ciò che voglio e che mi sto impegnando a fare. e fosse anche che continuo a sognare, fosse che mi sommergo di parole, di pensieri e di sicurezze, non sarà mai vero. sarà un puzzle attaccato casualmente, sarà una prospettiva di me stessa lontana dalla realtà.
il mio futuro non lo conosco, il mio presente di stenti e sacrifici è duro, ma va bene così.
quel sorriso che io cerco e non smetterò mai di cercare da qualche parte, sotto il sipario, sarà nascosto…per il momento cammino, disperdo gli inseguitori lasciando tracce di profumo impersonale.
da qualche parte anche io sarò. da qualche parte, chi veramente mi cerca, mi potrà trovare.
basta seguire il sentiero.

quello che sfuma dal giallo al bianco, crescendo.
il sentiero dei denti di leone.

Berenice

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Sono Berry. Donna, mamma, moglie. Scrivo, corro, lavoro, amo. Sorrido sempre e non mi basta mai.

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